Il Kazakistan è un paese affascinante, più grande dell’Europa intera, e sconosciuto: la gloriosa Cattedrale dell’Ascensione di Almaty, purtroppo, non è un’eccezione.
È un tempio bellissimo, che non si può non vedere se si passa per la vecchia capitale dello stato asiatico, confinando quasi con l’altrettanto ignoto Kirghizistan.
Ed ha una storia peculiare.
Cattedrale dell’Ascensione: iniziano i lavori
La costruzione della Cattedrale dell’Ascensione iniziò nel 1904, dopo alcuni decenni di progetti, idee, tocca e fuggi.
L’architetto Constantin Borisoglebsky fu alla fine l’incaricato. L’architetto dovette tenere in grande considerazione l’esperienza del 1887: il 28 maggio un terremoto terribile rase al suolo la città kazaka, all’epoca chiamata Verniy.
Le costruzioni più danneggiate furono quelle di mattoni.

La Cattedrale dell’Ascensione di Almaty vista da davanti.
Questo è il resoconto del 1902 di Augustus Henry Keane, etnografo e linguista irlandese, estratto dal suo libro Asia – vol. 1: Northern and Eastern:
Nei mesi di maggio e giugno del 1887 Verniy fu il teatro di una serie di violenti terremoti, le cui disastrose conseguenze sono ben lungi dall’essere scordate.
Molte centinaia di persone morirono, e si ebbero molti danni in un raggio di trenta miglia, specialmente numerose frane e alluvioni fangose dalle pendici del Trans-Ilian Ala-Tau, che gonfiarono il fiume fino ad un’altezza di 70 piedi, ed inondando i campi e le pianure ovunque lungo il corso del Keskeden Almaty ed altri corsi d’acqua a nord dell’Ili.
Tuttavia, nonostante l’incarico a Borisoglebsky, questi se n’era nel frattempo già andato da Almaty. A questo punto entrò in gioco l’ingegnere civile Andrei Zenkov.
Il nuovo incaricato apportò modifiche al progetto originale e seguì i lavori, fino all’ultimo mattone tre anni dopo, nel 1907: la sua mano e il suo lavoro furono tali, che oggi il tempio è anche conosciuto come La Cattedrale Zenkov.
Almaty, in quel momento, aveva poco meno di 30.000 abitanti. Due terzi erano ucraini e russi.
Oggi, Almaty ha 1.8 milioni di abitanti e ora è etnicamente kazaka più della metà della popolazione.
Torniamo però alla Cattedrale dell’Ascensione.
Cattedrale dell’Ascensione: com’è
È bellissima, da qualsiasi parte del Parco Panfilov la si osservi: con i suoi 56 metri d’altezza, è uno degli edifici in legno più alti al mondo.
Si suol dire che è al 100% in legno, il che non è del tutto vero.
Un certo numero di elementi costruttivi sì che è in metallo; tuttavia, la grandissima parte della struttura è di legname ricavato dai pecci di Tian Shan, una conifera che cresce nella vasta zona montuosa tra Kirghizistan e Cina.
L’interno del tempio è stato realizzato dalle botteghe di Kiev e Mosca, oltre al contributo dell’artista kazako Nikolay Khludov.

L’interno della Cattedrale dell’Ascensione: mozzafiato
Alla luce di come ha resistito al terremoto del 1911 (magnitudine 7.7), possiamo affermare che Borisoglebsky e Zenkov sapevano quello che facevano. L’edificio ne è uscito quasi indenne.
L’ingegno che ha permesso al tempio di resistere alle scosse telluriche, sembra essere la specie di cesto sismico, che permetteva all’edificio di muoversi assorbendo l’energia del suolo, grazie ad un sistema di travi di legno e tiranti d’acciaio collegati tra loro.
Non pochi membri della comunità ortodossa, vedendo la chiesa in piedi quando i quartieri circostanti erano stati spianati, considerarono la cosa un atto del Padreterno.
Non ci è dato conoscere il parere di Zenkov, però ci ha lasciato scritto, nel suo diario, che la sommità del campanile ondeggiava come la cima di un albero scosso da un forte vento.
Ma dove non arrivarono le forze della natura, arrivò la mano umana.
Cattedrale dell’Ascensione: il Soviet ci mette le mani
La Cattedrale dell’Ascensione venne usata dalla comunità ortodossa fino al 1927, quando le autorità sovietiche proibirono il culto.
La Cattedrale fu saccheggiata e danneggiata. Riadattata a sala da concerti, spazio espositivo, magazzino, ma anche il primo museo nazionale kazako. La sua torre campanaria, tra l’altro, fu il primo punto d’emissione radio del paese, nei primi anni Trenta.

Panoramica di Almaty con la Cattedrale dell’Ascensione in primo piano.
Fortunatamente, nel 1976 dei grandi lavori di ristrutturazione sono stati iniziati nella Cattedrale dell’Ascensione. Vent’anni dopo, era di nuovo resa disponibile alla comunità ortodossa: oggi la si può (e la si deve) visitare. Una delle più belle chiese al mondo
Bibliografia Raccomandata
Stalin e il patriarca. La Chiesa ortodossa e il potere sovietico, di Adriano Roccucci
Kazakhstan. Centro dell’Eurasia, di Fabio Indeo
Popoli della yurta. Il Kazakhstan tra le origini e la modernità, di Fiorenzo Facchini
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